Sulla base di quanto disposto dal regolamento irriguo, la definizione delle tipologie di utenza in gestione al Consorzio di Bonifica è classificata nel seguente modo:
Utenze irrigue
Per utente irriguo s’intende il proprietario o il conduttore, a qualunque titolo, dei fondi, dei fabbricati (rurali, civili, agro-zootecnici e/o relative pertinenze) serviti dagli impianti di distribuzione irrigua consortile, che ricadono entro il perimetro del distretto irriguo attrezzato o per i quali sia stata autorizzata l’inclusione allo stesso, e che per una determinata stagione irrigua, richiedono e/o usufruiscono della risorsa idrica a scopo irriguo. Gli Utenti Irrigui rappresentano una porzione degli Utenti Consortili iscritti in un apposito sistema definito Catasto Terreni e Fabbricati (CTF) meglio disciplinato dal Regolamento del Catasto.
All’utente irriguo sarà imputata la contribuenza secondo le modalità previste dal Piano di Riparto dei Costi, di cui all’art. 3 del presente regolamento, e le tariffazioni sui consumi deliberate dall’Organo Amministrativo; si avranno pertanto:
- Costi istituzionali o di funzionamento (di cui all’art. 42);
- Costi di manutenzione (di cui all’art. 42);
- Costi irrigui o di esercizio (di cui all’art. 44).
Ai sensi dell'art. 25 del regolamento gli utenti delle utenze irrigue sono tenuti a fare domanda annuale, entro i termini previsti, su apposito modulo messo a disposizione dall’ufficio oppure su modulo scaricabile dal sito.
Il volume irriguo da erogare per ciascun appezzamento è calcolato facendo riferimento a sistemi di stima dei fabbisogni irrigui e/o alle dotazioni agronomiche medie per ettaro che tengono conto della coltura, del metodo irriguo, del periodo di adacquamento in relazione alla fase fenologica delle piante e della pedologia del suolo. Le dotazioni sono indicate nell’allegato A “Tariffario Consortile e dotazioni idriche” del Regolamento Irriguo.
Utenze speciali
Per utente speciale s’intende il proprietario o il conduttore, a qualunque titolo, dei fondi, dei fabbricati (rurali, civili, agro-zootecnici e/o relative pertinenze) serviti dagli impianti di distribuzione irrigua consortile o dagli impianti di acquedotto rurale, che utilizzano la risorsa idrica per fini non irrigui, sia ciò dipendente dalle esigenze dell’utente o dalle caratteristiche tecniche dell’impianto di distribuzione.
Le utenze speciali si distinguono in:
- Utenze speciali agricole: sono quelle utenze speciali alle quali la risorsa idrica viene fornita per uso igienico-sanitario delle stalle, scuderie, porcilaie, fabbricati rurali. È severamente vietato l’uso per usi civili o irrigui dell’acqua grezza distribuita per questa tipologia di utenza.
- Utenze speciali extra agricole: tutte le altre tipologie di utenze non comprese nelle precedenti categorie (es.: aree verdi, attività artigianali di qualsiasi natura, attività industriali, enti pubblici, villaggi turistici, camping, ristoranti, parcheggi, cantieri edili, giardini pubblici o privati, e comunque qualsiasi altra attività non riconducibile ad attività agricola).
Le utenze speciali sono soggette al pagamento a metro cubo dell’acqua consumata oltre ad una quota fissa indipendente dai consumi registrati, quest’ultima solo se ricadenti fuori dal distretto irriguo. L’Amministrazione consortile determina con apposita delibera il costo a metro cubo della risorsa e della quota fissa. I consumi sono determinati con cadenza annuale dalle letture dei contatori eseguite dal personale del Consorzio.
L’erogazione del servizio sarà in ogni caso subordinata al soddisfacimento prioritario delle esigenze relative alle utenze irrigue. Per i punti del presente articolo, la fornitura dell'acqua grezza, con le modalità e secondo le specifiche tecniche di cui al presente regolamento, è autorizzata dall’Amministrazione previa installazione dello strumento di misurazione dei consumi, quest’ultimo installato dal Consorzio nel luogo di collocamento più idoneo e secondo le modalità tecniche determinate dallo stesso Ente.
Per le sole utenze speciali non è previsto il rinnovo annuale della domanda, poiché, a norma dell’art. 9 del regolamento, la concessione ha durata indefinita.
Gruppi di misura automatizzati e tessere di prelievo
Il servizio di ditribuzione della risorsa idrica avviene anche mediante l’impiego di una tessera elettronica di prelievo che è fornita dal Consorzio in dotazione ad ogni singolo utente. Questo sistema consente l’assegnazione a ciascun consorziato di un determinato volume di acqua a inizio stagione irrigua. Consente inoltre l’addebito in base al volume d’acqua effettivamente prelevato. L’utente, in possesso del telecomando o tessera a lui resa disponibile, potrà ovunque ed in qualsiasi momento, prendere visione della disponibilità idrica residua e di tutti i parametri operativi; potrà accertare il volume di acqua nel frattempo somministrato e della portata istantanea in l./sec. Per quanto concerne l’uso del telecomando o tessera elettronica di prelievo, nella forma più semplice, l’utente si potrà limitare ad utilizzarla per attivare e chiudere il gruppo di consegna intervenendo direttamente in occasione dell’apertura e della chiusura del medesimo. Si potrà inltre predeterminare l’entità, in volume di acqua o in tempo, dell’intervento irriguo, entro le soglie fissate dal Consorzio in fase di programmazione e nel contempo predisporre un “posticipo” nella attivazione del flusso idrico, rispetto al momento nel quale introduce la tessera nel gruppo di consegna.